
Da sempre nel Triveneto ed in Veneto in particolare, per baccalà (bacalà) si intende quello che nel resto d'Italia è conosciuto come stoccafisso. Quindi per non dare origine ad equivoci, quando leggerete tra gli ingredienti il baccalà (bacalà), dovete intenderlo come stoccafisso. Il baccalà (bacalà) richiede senz'altro tempo ed attenzione, ma il risultato finale ripaga generosamente il nostro lavoro. Se volete conoscere la differenza tra baccalà, bacalà e stoccafisso, andate a trovare la mia amica Rosetta, che nel suo blog
Il Fogolar ci offre una vera chicca.
Ingredienti: 700/800 gr di baccalà già ammollato, 2-3 patate, 1 cipolla, 2-3 funghi porcini, 1 bicchiere di vino bianco secco, 1-2.bicchieri di latte intero, 1 mazzetto di prezzemolo, 1 spicchio d'aglio, olive nere, abbondante formaggio grattugiato (io uso latteria vecchio), olio e.v. d'oliva, sale e pepe.
Preparazione: mettete il baccalà in ina pentola con acqua poco salata e lasciatelo sobbollire per circa 1 ora, schiumandolo ogni volta che è necessario. Tagliate la cipolla, le patate ed i funghi a fettine, cuoceteli in una teglia con olio evo a fuoco moderato. Scolate il baccalà, privatelo delle spine, tagliatelo a grossi pezzi, unitelo alle patate ed i funghi. Aggiungete il prezzemolo e lo spicchio d'aglio, le olive nere il sale e il pepe. Mescolate delicatamente, versate il bicchiere di vino bianco. Quando il vino sarà sfumato aggiungete 1-2 bicchieri di latte intero, altro olio evo ed il formaggio grattugiato. Coprite e continuate la cottura per circa 2 ore a fuoco basso, fino a quando il baccalà diventa tenero e gustoso. Anche se le patate ed i funghi già accompagnano il baccalà, dell'ottima polenta non ci starebbe male.