Un insaccato di produzione tipica veneta, con origini antiche e caratteristiche della cultura contadina. Il "łengual" è un "musetto" contenente al suo interno la lingua del maiale. Il "musetto" viene prodotto utilizzando la cotenna, le carni grasse del maiale e la testa, avremo quindi un prodotto particolarmente morbido, gelatinoso, appiccicoso al tatto. L'impasto viene insaccato con al centro la lingua preventivamente salmistrata, con spezie ed aromi. Non è sempre facile da reperire, la produzione è ovviamente limitata a uno per maiale, tuttavia lo si può trovare in qualche azienda agricola o in alcune macellerie ben fornite. Si consuma cotto dopo lunga bollitura in abbondante acqua, dove perderà gran parte del suo grasso, infatti è un piatto meno grasso di quanto si creda. Da consumare in compagnia, accompagnato da dell'ottimo purè di patate e della salsa di cren (rafano), è un piatto tipicamente invernale, gustoso e delicato al tempo stesso, la lingua risulta tenera e particolarmente saporita.
Ingredienti: un linguale, 1 cipolla, 1 carota, 1 costa di sedano, 1 foglia di alloro, aromi.
Preparazione: infilzate il "łengual" con degli stuzzicadenti per evitare che il budello si rompa durante la cottura e per favorire la fuoriuscita del grasso. Ponetelo in una pentola capiente con abbondante acqua fredda, le verdure, gli aromi e lasciatelo a bagno per circa 30 minuti, per ammorbidire la pelle. Cuocetelo a fuoco basso per circa 3 ore, fino a quando infilzandolo con uno stuzzicadenti risulterà molto tenero. Eliminate la pelle, tagliatelo a fette e servitelo caldo con purè di patate, radicchio rosso di Treviso e salsa cren.
Caro Stefano fai venire l'acquolina in bocca a chi piace questo magnifico piatto! io non lo mangio volentieri però la mia dolce metà è molto felice, perché mangia anche la mia parte.
RispondiEliminaUn caro saluto e buona giornata,
Tomaso
oh guarda,nn lo conoscevo affatto :O
RispondiEliminaun bacione
Ho mangiato proprio ieri il "museto de casada", purtroppo non aveva la linguetta però era moooolto buono e appiccicoso come piace a noi. In due ce lo siamo fatto fuori, naturalmente anche alla sera.n Sono fortunata perchè per i salumi di maiale, conosco degli amici che ne fanno anche per vendere e vado a colpo sicuro perchè so come lavorano.....
RispondiEliminaPeccato mi mancasse il cren, quello che troviamo nei negozi per me non è vero cren, a me piace quello fatto in casa che, quando si deve grattugiare, fa piangere più delle cipolle...
Mi fa molto piacere caro Stefano rileggere queste "vecchie" ricettine, quelle fatte in casa mia quando ero moooolto giovane!
Che bei e buoni ricordi....
Buon anno a tutta la famiglia
E che buono che è, di origini venete non posso non conoscere questo prezioso insaccato che un tempo era tenuto come oro per il Natale.
RispondiEliminaI nonni allevavano sempre 1 o 2 maiali e questo ... (cotechino particolare) lo facevano confezionare dal norcino.
L'ultimo l'ho mangiato nel 2009 in montagna, l'aveva portato a Natale una nipote che ha sposato un Monselicino (?).
Mamma che buono e quanti ricordi !
^__^ Buon anno a te ed a tutta la famigliola.
Mandi
Essendo i miei genitori veneti, mi fai andare indietro nel tempo!!! Buonissimo, chi non l'ha mai mangiato non sa di cosa si parla; del paradiso!!!!!
RispondiEliminaBuon 2011 a te a tutta la tua famiglia caro Stefano!
RispondiEliminaSono rimasta a bocca apperta, di sicuro mi piacerebbe moltissimo assaggiarlo. Poi il rafano è una mia vecchia passione, quella verà grattugiata in casa (come dice Mary).
Cristina
Stefano non lo conoscevo proprio! La prossima volta che salirò andrò a cercarlo! Buon Anno che sia ricco di ogni felicità! Laura
RispondiEliminaAnch'io non lo mangio da anni...che buono e con il sapore dei ricordi.....Buonissimo proseguimento!!!!!
RispondiEliminaSiamo sulla stessa lunghezza d'onda si dice: apprezziamo questo genere di prodotti. Dalle mie parti il lengual si prepara in due versioni: la versione tipica quella con la lingua salmistrata che hai citato in questa ricetta, ed una nuova versione con la lingua al naturale. Ciao Daniela.
RispondiEliminaCiao Stefano, buon anno. Inutile dire che non conosco questo salume. Penso che sia uno di quei piatti che se te lo servono e non ti dicono cos'è, ti lecchi le dita e ne chiedi ancora :) Se un giorno passassi in Veneto, potrei quasi tentarmelo...ciaooo
RispondiEliminaNunca había visto nada igual, muy interesante receta y con muy buena pinta.
RispondiEliminaUn besote, mi solete.
Vamosalculete.
Hola Stefano, por aquí vuelvo a estar con los fogones en marcha.
RispondiEliminaLO primero feliz año para ti y tu familia.
Una receta muy curiosa, no la había visto nunca.
UN beso y un abrazo.
ciao, passavo per invitarti a un gioco di scambio ricette! ti va di partecipare? ti aspetto qui
RispondiEliminahttp://zasusa.blogspot.com/2010/12/gioco-forum.html
a presto
ottima ricetta veneta! complimenti e un saluto!
RispondiEliminaCiao Stefano, qui da te è sempre molto chiaro! si mangia sempre bene...
RispondiEliminaGià dimenticavo tutto in ordine! dimentica l'email. Buon giorno caro amico.
Tomaso